Pregi e Difetti
Pubblicato il 29 mag 2025
Conosci i tuoi pregi?
Sì, sicuramente riuscirai a elencarne almeno 5 superfighi, pompando al massimo il tuo ego.
Conosci i tuoi difetti?
Ecco, qui già qualcuno vacilla.
Si comincia con i classici “difetti mascherati da pregi” tipo: sono testardo, perfezionista, e altre puttanate…
(Perdonate la scurrilità, cercherò di mantenere un linguaggio consono.)
La verità?
Nessuno, alla domanda “dimmi i tuoi difetti”, risponde con quelli veri.
Quelli che tutti vediamo chiaramente negli altri.
Siamo davvero autocritici?
Essere autocritici non significa autoflagellarsi.
Significa imparare a conoscerci meglio, a guardarci allo specchio senza filtri, a riconoscere chi siamo davvero.
E allora ecco l’esercizio per casa:
Prendi un foglio, l’iPad (anche se lo odi), un pezzo di carta igienica, qualsiasi cosa… e inizia a scrivere i tuoi difetti.
Regola n.1: devi essere sincero/a.
Se non lo sei nemmeno con te stesso/a, la vedo dura.
Regola n.2: non valgono i finti difetti.
Ah, e se pensi di non averne, puoi tranquillamente chiudere il blog e cancellare il mio contatto.
Regola n.3: basta regole.
Fai come ti pare. Serve a te, mica a me.
Una volta che ti sei preso/a male per i tuoi difetti, scrivi con la stessa onestà i tuoi pregi.
Quelli veri, quelli per cui ti stimi davvero. Non vale “so cucinare pasta aglio, olio e peperoncino”.
Qualcosa di più profondo.
Fatto questo, avrai fatto qualcosa che pochissimi fanno: ti sarai fatto delle domande.
“Ma io mi conosco già, è inutile…”
Perfetto, allora fai leggere la tua lista a un caro amico.
Se concorda, ti conosci davvero.
Se ne aggiunge altri… bingo, ti ha beccato.
La verità?
Non ci conosciamo davvero.
O perlomeno, non del tutto.
Questo esercizio serve proprio a questo: confrontare la percezione che abbiamo di noi stessi con quella delle persone che ci vogliono bene.
E tu potrai anche pensare: “Ma che mi frega di cosa pensano gli altri?”
Comprensibile.
Ma le relazioni umane si basano anche su questo: cercare di migliorarci, di capirci, di bilanciare i nostri limiti con quelli degli altri.
Provare, almeno, a diventare persone un po’ migliori.
Siamo degli stronzi, a volte.
Sono uno stronzo, a volte.
Però cerco di migliorare. Credo.
O perlomeno, tendo a farlo.
Essere autocritici, in modo sano, ti permette di crescere. Sempre.
Sbagliamo tutti. Costantemente.
Ma se ne siamo consapevoli, è già un gran bel passo avanti.
Ora tu vorrai sicuramente sapere i miei pregi e difetti.
Gesto dell’ombrello (in modo educato: sono pur sempre una persona istituzionale).
Potrei elencarli tutti, che saranno sicuramente quello che sono davvero nella vita ;) .
Ma così si perderebbe il fascino della scoperta.
Capire se davvero Andrea è umile, spigliato, con tanta voglia di fare…
O se invece è un po’ cinico, egocentrico, troppo diretto, leggermente stronzetto.
Sarebbe mettermi a nudo.
Meglio di no. Almeno per oggi.
Niente, chiedetevi chi siete.
La risposta potrebbe stupirvi.
Oppure, continuate così. Fatevelo dire dagli altri.
Questo post, nasce da una chiacchierata con una persona a mensa.
Ci siamo intervistati, ed ho capito più di me stesso oggi che in tanto tempo…
Non è vero, io già mi sono capito ;)
Grazie G.
A presto.
A.L.